Come si può agevolare l’acquisizione di una lingua straniera?
Per poter meglio comprendere i fondamenti della PDL può essere utile leggere dapprima la descrizione delle fasi di un corso classico di PDL.
Vedere: Come si svolge un corso di PDL?
Campi di applicazione
I campi di applicazione della PDL sono notevolmente cresciuti nel corso degli ultimi dieci anni. Originariamente venne concepita solo per adulti, oggi invece è sempre più spesso applicata in corsi per bambini e ragazzi (nello svolgimento di lezioni estensive o all'interno di progetti settimanali, anche in contesti scolastici) Negli anni passati la PDL ha avuto modo di essere utilizzata soprattutto in corsi di gruppo, oggi invece le sue tecniche e i suoi procedimenti sono stati adattati anche a lezioni individuali.
Condizioni di utilizzo
La PDL non è stata pensata unicamente come un concetto globale, ma contribuisce anche a migliorare in generale l´offerta di approcci nella didattica delle lingue straniere. Per soddisfare entrambe le esigenze comunicative, la PDL offre le seguenti possibilità di applicazione:
- Nella sua concezione originaria, la PDL puo essere usata come approccio completo e a sé stante. In questo caso si consigliano corsi intensivi (da tre a sei ore al giorno) per una o più settimane o nei fine settimana. La dimensione ideale del gruppo durante la prima settimana va dalle 8 alle 12 persone (alcuni trainers lavorano con gruppi più numerosi).
Le tecniche della PDL vengono applicate anche nell’insegnamento individuale. - Ma anche in altri contesti didattici (corsi estensivi, grandi gruppi, scuola) è possibile inserire gran parte degli esercizi e delle tecniche della PDL. Si puó ad esempio anche arricchire una lezione in cui si utilizza un manuale o libro di testo. In questo modo, gli insegnanti di lingue ampliano la propria pratica didattica con forme di insegnamento che coinvolgono i partecipanti e danno loro la possibilità di percepire una lingua straniera in modo vivo ed efficace.
Procedure per tutti i livelli di competenza linguistica
La PDL propone un complesso coerente che permette di accompagnare i partecipanti nel loro percorso d'apprentdimento dal livello di principianti assoluti fino a quello di studenti molto avanzati. Essa mette a disposizione una vasta scelta di esercizi e tecniche che vengono adattati ad ogni livello e allo stato di evoluzione del gruppo. Si basa in oltre su fondamenti teorici che danno coesione alla sua applicazione e permettono al trainer di lavorare in modo effettivo e mirato.
- Dopo circa 4-6 settimane di corso intensivo i veri principianti acquisiscono capacità espressive e strategie comunicative, con le quali possono far fronte a situazioni linguistiche quotidiane.
Per corsisti avanzati sono offerti due orientamenti:
- Un orientamento generale per i corsisti che desiderano ampliare e approfondire le loro conoscenze generali nella lingua straniera, per poter comunicare meglio, oppure per poter leggere articoli di giornale o testi letterari in lingua originale.
- Un orientamento specifico per partecipanti che vogliono gestire precise situazioni professionali. Un partecipante con una buona conoscenza di base della lingua straniera, raggiungono una competenza specifica nel linguaggio tecnico, atta a padroneggiare comuni situazioni professionali, normalmente dopo circa 60 ore. (corrispondenti a quattro week-end o due settimane intensive).
Tutti imparano da tutti.
Grazie alle procedure utilizzate la PDL permette una maggiore eterogeneità nella composizione di un gruppo, più di quanto sia possibile in una lezione tradizionale.
L'orientamento di fondo dello psicodramma: Una pedagogia dell'essere
cite title="“Appartengo a questo partito d’opposizione che si chiama vita ". Honoré De Balzac">“Ap"artengo a questo partito d’opposizione
cite title="“Appartengo a questo partito d’opposizione che si chiama vita ". Honoré De Balzac"> ch" si chiama vita ".
cite title="“Appartengo a questo partito d’opposizione che si chiama vita ". Honoré De Balzac"> Ho"oré De Balzac
La PDL è parte di una pedagogia dell’essere, cioè di un’educazione orientata al partecipante e al gruppo ed è diretta all´individuo ed ai processi di apprendimento. Rappresenta una pedagogia del cammino.
In questo modo la PDL si differenzia fondamentalmente nei metodi e nei rapporti con i partecipanti da una pedagogia dell’avere, che si concentra sulla trasmissione di contenuti e sul raggiungimento di obiettivi, determinati in assenza del gruppo. Il manuale conduce non solo ad una scelta di gran parte dei contenuti linguistici estranea al partecipante, ma influenza anche fortemente lo svolgimento della lezione, la comunicazione e il tipo di relazioni in classe.
L’avere è subordinato all’essere.
La tabella seguente mostra schematicamente le differenze concettuali tra una pedagogia dell’avere (insegnamento tradizionale), che si concentra sulla mediazione del sapere, e una pedagogia dell’essere, che porta alla acquisizione di conoscenze:
Osservazioni sullo schema
Nella PDL l’avere viene subordinato all’essere e il sapere viene subordinato alla conoscenza della lingua. La conoscenza della lingua, e cioè l’esperienza diretta della lingua in relazione (rapporto) e nella situazione ha la priorità. Questa viene sostenuta e arricchita attraverso il sapere della lingua.
Una pedagogia che considera l'apprendimento e la vita tutt'uno.
Apprendere è un processo di vita,
Vivere è un continuo processo di apprendimento.
Vita e pedagogia non sono dissociati artificialmente per motivi didattici, ma formano un tutt'uno. La pedagogia esercita non solo prepara a padroneggiare situazioni future, ma è innanzitutto parte integrante della vita del partecipante e del gruppo nel presente. Non solo prepara a una potenziale vita, essa è vita. Questa vita si esprime direttamente o simbolicamente su un piano reale o immaginario.
Una pedagogia che considera le due dimensioni di apprendimento e acquisizione.
Ogni atto pedagogico è parte della vita e concorre al positivo o negativo sviluppo globale del partecipante. La PDL favorisce non solo l’apprendimento di conoscenze linguistiche e culturali (obiettivo di superficie), ma anche lo sviluppo di comportamenti, atteggiamenti, capacità, e abilità (obiettivi del profondo), che facilitano l’apprendimento di una lingua straniera e nello stesso tempo contribuiscono allo sviluppo dell’individuo nella sua globalità.
L’atto di apprendere non può essere scollegato dal soggetto.
L’apprendimento di una lingua straniera contribuisce al processo di "individuazione" (nel senso di C.G. Jung) controlla significato parola italiana del partecipante, che viene considerato un individuo in continuo sviluppo, come entità in divenire. Il processo di apprendimento gli rende possibile, tramite gli esercizi offerti, di essere se stesso nella lingua straniera, ma anche diverso da se stesso, per ampliare le sue possibilità di “essere”. Favorisce lo sviluppo della sua spontaneità, della sua creatività, e allo stesso modo di due capacità basilari, indispensabili all’apprendimento della lingua straniera: la capacità ricettiva e la capacità espressiva. Lo sviluppo di queste capacità favorisce non solo favorisce l’apprendimento della lingua, ma è parte integrante di questo apprendimento.
Abbiamo riassunto questa duplice dimensione dell’apprendimento linguistico nel seguente schema:
Osservazioni sullo schema:
L'insegnamento basato sui libri di testo si concentra prevalentemente su obiettivi linguistici e interculturali (obiettivi superficiali – vedi la parte alta dello schema), particolarmente sulla trasmissione delle strutture e del lessico della lingua straniera, e di contenuti interculturali.
Per il raggiungimento di questi obiettivi, la Psicodrammaturgia Linguistica si concentra su dimensioni più profonde. È orientata in modo particolare allo sviluppo di atteggiamenti, attitudini e capacità, che favoriscono l’apprendimento della lingua (obiettivi profondi – vedi la parte bassa dello schema) e include così lo sviluppo dell’individuo nella totalità della sua concezione.
Nel momento in cui si sviluppano queste capacità attraverso esercizi che favoriscono l’espressività del partecipante e la comunicazione nel gruppo tra i partecipanti, essi acquisiscono la lingua. Raggiungono meglio gli obiettivi linguistici, poiché la lingua riguarda le persone che la utilizzano. L’avere (qui con obiettivo linguistico e inter/culturale) viene integrato meglio, poiché trova risonanza con l’essere.
Una pedagogia psicodrammaturgica
J.L. Moreno, il fondatore dello psicodramma, ha sviluppato negli anni trenta i giochi di ruolo. La sua influenza sulla pedagogia non è quindi nuova, anche se la trasposizione pedagogica dei giochi di ruolo ha portato spesso a un impoverimento dei giochi di ruolo intesi da Moreno.
La Psicodrammaturgia Linguistica si basa su concetti fondamentali dello psicodramma: l’incontro, l’azione, il gioco e la spontaneità creativa.
- L’incontro è uno dei temi principali di J.L.Moreno. Il titolo di una delle sue prime opere è “invito ad un incontro” (Vienna: casa editrice Anzengruber, 1914). Nella Psicodrammaturgia Linguistica l’incontro viene agevolato attraverso attività che utilizzano la lingua in primo luogo come mezzo d’incontro tra i partecipanti ( e non come obiettivo principale della lezione). Per questa ragione definiamo la psicodrammaturgia come una pedagogia dell’incontro.
- „Dramma“, nella sua accezione etimologica significa “azione“. I partecipanti sviluppano la lingua straniera attraverso la comunicazione in azione e relazione (rapporto). Invece di parlare di qualcosa (siano esse persone, fatti, informazioni sulla lingua) si parla algi altri. La riflessione accompagna l’azione, ossia scaturisce dall’azione o si innesta su di essa.
- Il concetto di azione è strettamente collegato al concetto di gioco. Il gioco, basandosi sul coinvolgimento dell’immaginario, possiede una funzione di protezione e di stimolo. Esso rende possibile e favorisce nuove azioni e nuovi atteggiamenti all’interno di un contesto protetto, o di provare nuove strade.
- La concezione della spontaneità creativa: La costruzione degli esercizi di PDL si basa tra le altre cose sulla concezione moreniana della spontaneità creativa (cfr. Moreno J.L.: I fondamenti della sociometria. Colonia, casa editrice Westdeutscher: 1967, 11-18, 437-444). Esercizi di attivazione preparano agli esercizi principali, favoriscono la spontaneità, attivano la creatività e stimolano il desiderio del partecipante ad esprimersi. Nella fase iniziale gli esercizi intermedi permettono un’alternanza agli esercizi individuali e allo stesso tempo portano allo sviluppo delle capacità necessarie all’acquisizione della lingua straniera.
- Lo stile di conduzione di gruppi da parte del trainer è influenzato anche dalla funzione che il trainer stesso ha nello psicodramma moreniano: il trainer ha una funzione strutturante, propone un’attività riguardante il gruppo e si adegua all’andamento del gruppo stesso. Allo stesso tempo possiede una funzione di accompagnamento, in cui aiuta i partecipanti ad esprimersi secondo il loro desiderio. Il trainer coniuga la verticalità della funzione di conduzione all’orizzontalità della funzione di sostegno e accompagnamento. Invece della relazione gerarchica, che spesso ritroviamo nelle lezioni tradizionali, il trainer sviluppa con il partecipante una relazione empatica.
Una pedagogia drammaturgica
Alcuni principi della drammaturgia vengono contemplati nella scelta di situazioni, temi, o testi, così come nella costruzione degli esercizi.
- ll principio delle forze drammaturgiche: l’incontro di antagonisti, di forze contrastanti o di sostegno, contribuiscono alla dinamica delle situazioni.
- Il principio della risonanza: la situazione e la tematica riguardano i partecipanti.
- La presa in considerazione della relazione micro-macrocosmiche: la relazione tra il mondo della situazione rappresentata nel gruppo e il mondo esterno viene presa in considerazione in alcune situazioni drammaturgiche.
- Nel concepire alcuni esercizi o nel selezionare argomenti e testi nei corsi per principianti con conoscenze e per partecipanti avanzati, si tiene conto di nozioni di drammaturgia. Ad esempio, vengono integrati nel processo pedagogico il principio delle forze drammaturgiche, che conferiscono a un testo una propria dinamica, il principio della polaritè ( l'incontro di forze opposte) o il principio della risonanza. Ciò contribuisce al dinamismo dei partecipanti et del gruppo.
- La psicodrammaturgia ricorre anche a particolari forme espressive drammaturgiche (Teatro Forum, tableau vivant…), che provengono dalla tradizione del teatro spontaneo e dalla formazione teatrale.
I sottogruppi in posizione di „doppio“ sostengono i quattro protagonisti che,
conducono due dialoghi paralleli. (tecnica di spostamento).
-
L’impiego di maschere neutrali durante i primi quattro giorni. Il loro utilizzo proviene dalla formazione teatrale. Le maschere hanno nella PDL una funzione protettiva e favoriscono la concentrazione e la percezione della propria voce e di quella del trainer.
-
La psicodrammaturgia apre uno spazio intermedio (vedi D.W. Winnicott 1985: Dal gioco alla creatività. Stoccarda: Klett-Cotta), che per il gruppo è significativamente simbolico e rende possibile ai partecipanti incontrarsi con la loro realtà e immaginazione nella diversità delle loro personalità e nella varietà dei loro ruoli. Questo spazio privilegiato porta allo sviluppo dell’immaginario e offre allo stesso tempo ai partecipanti uno spazio protetto.
Una pedagogia della relazione
Autonomia e interdipendenza
I componenti del gruppo vengono considerati partecipanti, poiché da una parte partecipano al loro stesso processo di apprendimento, in cui tra l'altro definiscono autonomamente i contenuti e il corso dell’azione, e dall’altra partecipano alla vita del gruppo come componenti del gruppo stesso. Il concetto di imparare o di discente viene da noi usato soltanto in relazione all’insegnamento convenzionale.
Durante il processo di apprendimento, i partecipanti sono in relazione prima con se stessi, poi con l’altro e infine con gli altri, il gruppo e l’ambiente. Non si tratta solamente di contribuire allo sviluppo della propria autonomia, ma di sviluppare anche il loro senso di solidarietà e corresponsabilità, cioè considerare l’interdipendenza costruttiva di ogni individuo in un gruppo o in una società.
Incontro con sostegno del gruppo
Un approchio olistico
La psicodrammaturgia si rivolge ai partecipanti sul piano fisico, affettivo, intellettuale, sociale e spirituale .
- Il corpo viene impiegato in numerosi esercizi direttamente nel parlare e nell’acquisire la lingua. Esercizi specifici facilitano la percezione e la riproduzione della pronuncia, le poesie vengono accompagnate dai movimenti, che mettono in evidenza particolari aspetti della lingua straniera. Alcuni esercizi di attivazione iniziano con atteggiamenti e movimenti del corpo, prima che venga impiegata l’espressione verbale. Poiché i corsi si svolgono senza i tavoli, i partecipanti possonostabilire da sé la loro distanza e la loro posizione all’interno del gruppo. In questo modo viene concesso anche al corpo maggiore spazio di libertà.
- L'affettività: poiché i partecipanti si esprimono come individui secondo i loro desideri, necessità e aspettative, l’affettività accompagna e stimola automaticamente la loro espressione.
- L’intelletto accompagna continuamente l’osservazione e il diretto apprendimento del processo linguistico, viene coinvolto consapevolmente nelle fasi di riflessione.
- La dimensione sociale viene ugualmente inclusa allo stesso modo, poiché un gran quantità di esercizi favorisce il proprio ascolto e quello degli altri così come l’empatia e la solidarietà. Altri promuovono la collaborazione nel gruppo e il sostegno reciproco fra i partecipanti.
- La dimensione spirituale: attraverso il significato simbolico di alcune attività e il coinvolgimento del mondo immaginario vengono messi in campo dal trainer e dai partecipanti la loro visione del mondo, dell’uomo, la loro concezione della vita, le loro forme comunicative e relazionali.
Questi cinque aspetti si influenzano reciprocamente e sono in correlazione tra loro..
Un processo di apprendimento individuale in un gruppo.
Se rispettiamo il ritmo dei partecipanti, loro procedono al meglio.
La PDL si basa sulla concezione dell’uomo come essere unico, che si trova continuamente in un processo unico di sviluppo dinamico. Se ogni inidividuo viene considerato unico,ne deriva che nel percorso di apprendimento di una lingua straniera devono essere applicate delle procedure che permettano a ogni partecipante di seguire il proprio cammino e il proprio ritmo di apprendimento. Questo significa che non ci si attende alcuna uniformità nel risultato dell’apprendimento.
Ognuno è la referenza di se stesso.
Ogni processo di apprendimento è per prima cosa un processo individuale. La PDL contempla questo aspetto, adeguando le attività al diverso livello di conoscenza e al ritmo individuale di apprendimento di ogni partecipante. In tal modo viene favorito il progresso di apprendimento individualmente .
La PDL è allo stesso tempo orientata al gruppo. Dopo il lavoro di carattere individuale dei primi quattro giorni, in cui ognuno viene introdottoindividualmente alla lingua straniera, la PDL segue tra l’altro una progressione relazionale. Dal monologo al dialogo, vengono coinvolti sempre più partecipanti direttamente nel processo di apprendimento. I protagonisti vengono supportati sia dal trainer sia sempre maggiormente, dagli altri partecipanti, così che la PDL allena non solamente l’autonomia, ma anche l’interdipendenza e la solidarietà. Le differenti conoscenze vengono utilizzate positivamente.
I fondamenti metodologici della psicodrammaturgia
„Orientato al partecipante e al gruppo“ significa di conseguenza, che non viene applicata nessuna opera di insegnamento con contenuti fissi nè una progressione contenutistica prefissata. Nella fase iniziale la lingua si costituisce nel gruppo. In altre fasi viene coinvolta la vita del gruppo in relazione agli esercizi e nella scelta dei temi e dei testi. I partecipanti vengono coinvolti su un piano reale e immaginario, senza che la loro sfera persona sia violata. (l’immaginario offre non solo una funzione di stimolo, ma anche di protezione) .
Ogni partecipante diviene architetto della propria lingua.
Il trainer offre ai partecipanti una cornice d’azione aperta, che stimola il loro desiderio di esprimersi. Dal secondo giorno di un corso intensivo i partecipanti determinano da soli i contenuti di ció che vogliono esprimere. Una procedura articolata rende loro possibile esprimersi in modo sempre più competente.
Il materiale linguistico mancante viene completato attraverso il trainer, e nello stadio linguistico avanzato attraverso gli altri partecipanti sulla base di specifici metodi (doppi, tecniche di ricarica). Si apprende così la lingua straniera, nel momento stesso in cui si comunica. E questo determina un contatto diretto con la lingua straniera, in modo tale che si costituisca un’unità tra parlante e lingua, tra volontà espressiva ed espressione, cosa che favorisce comprensione e processo di apprendimento linguistico. Questa rispondenza tra parlante e la sua espressione alleggerisce l’apprendimento linguistico e motiva il partecipante.
Il materiale linguistico mancante viene completato attraverso il trainer, e nello stadio linguistico avanzato attraverso gli altri partecipanti sulla base di specifici metodi (doppi, tecniche di ricarica). Si apprende così la lingua straniera, nel momento stesso in cui si comunica. E questo determina un contatto diretto con la lingua straniera, in modo tale che si costituisca un’unità tra parlante e lingua, tra volontà espressiva ed espressione, cosa che favorisce comprensione e processo di apprendimento linguistico. Questa rispondenza tra parlante e la sua espressione alleggerisce l’apprendimento linguistico e motiva il partecipante.
La tabella in basso illustra le differenti tappe dell’unità pedagogica:
Al di fuori di una attività contestualizzata (1) o di un documento, che dà al gruppo un contesto espressivo e ne stimola
il desiderio, i partecipanti si esprimono più o meno in una prima fase espressiva (2), in cui vengono aiutati dal trainer.
In una fase di ricarica (3) il trainer offre loro un rafforzamento, un ampliamento ed un’eventuale correzione linguistica della sequenza originaria.
Fasi di ripresa (4) rendono possibile un riutilizzo e un ampliamento del nuovo mezzo linguistico, cosa che favorisce l’integrazione. Queste tecniche di ripresa stimolano inoltre l’immaginazione dei partecipanti, poiché possiedono allo stesso modo una dinamica di riscaldamento.
Una fase riflessiva (5) trova spazio su richiesta di correzione da parte dei partecipanti, o se il trainer ritiene necessaria una spiegazione.
L’unità tra parlante e lingua
In una lezione tradizionale i partecipanti fanno esperienza di una doppia alienazione: non solo le parole non appartengono alla loro madrelingua (prima alienazione) ma anche che non sono le loro parole, per ci si ritrovano a parlare di contenuti che non gli appartengono, per cui non soddisfano il loro desiderio espressivo e le loro necessità linguistiche (seconda alienazione). Questo doppio straniamento rende difficile un’effettiva comunicazione tra i partecipanti, riduce il loro interesse, la loro disposizione a trattare l’argomento e la loro motivazione, limita la concentrazione e o mantenimento dei contenuti, e frena il processo di apprendimento e comprensione.
Per prima cosa creare un approccio positivo alla lingua straniera.
La PDL riduce la prima alienazione dal momento che trova spazio fin da principio una sensibilizzazione dei partecipanti alle caratteristiche prosodiche e sonore della lingua straniera. La pronuncia è uno dei fattori principali, che spengono l’estraneità della lingua straniera. Attraverso specifiche tecniche, alleggeriscono la percezione e la riproduzione di caratteristiche della pronuncia straniera, la lingua diventa più familiare e puó così essere appresa più facilmente. La PDL inoltre prova ad instaurare una relazione positiva con la lingua straniera, per renderne l’approccio più piacevole e per ridurre il suo carattere di stranezza.
Se sono le vostre parole,
allora potrà diventare più facilmente la vostra lingua.
La PDL annulla il secondo straniamento, poichè si determinano contenuti linguistici direttamente nel gruppo e dal gruppo. Questi scaturiscono dalle esigenze espressive dei partecipanti nella situazione comunicativa cui loro danno vita attivamente. I partecipanti partecipano nel gruppo ad un processo di determinazione della lingua, per il fatto che loro sono coautori della lingua introdotta nel corso. In questo senso hanno la corresponsabilità per i contenuti e per il loro apprendimento linguistico.
La creazione di una atmosfera di fiducia
Nella PDL diverse componenti contribuiscono alla creazione di un’atmosfera, che favorisce il processo di apprendimento, riduce o addirittura abbatte le i blocchi e le barriere linguistiche, e accresce la fiducia in sé e la voglia dei partecipanti ad esprimersi nella lingua straniera:
Il riconoscimento del proprio ritmo di apprendimento:
La PDL riconosce che se ognuno imposta il proprio viaggio nella lingua straniera con il proprio ritmo acquisisce i mezzi linguistici necessari. Ció sta anche a significare che la PDL non dà nessun obbligo di insegnamento.
L’invito a sbagliare.
Nella lezione tradizionale la paura di sbagliare spesso porta i partecipanti ad esprimersi „in un mutismo privo di errori“.
Nella PDL, al fine di un processo di apprendimento, il trainer considera l’errore inevitabile (non esiste nessun processo di apprendimento senza errori) e indispensabile (l’incontro con l’errore favorisce l’esplorazione dei limiti della lingua). E ciò comporta la riduzione della paura, e il timore di essere derisi, se si fa un errore.
I partecipanti vengono invitati, a entrare nel rischio per ampliare le loro conoscenze della lingua straniera.
Esercizi di rilassamento e di respirazione
favoriscono la recettività del partecipante, accresce la loro concentrazione e crea spesso un’atmosfera di attenzione rilassata.
Esercizi che favoriscono la ricettività e la capacità espressiva.
favoriscono il contatto tra i partecipanti e portano allo sviluppo di uno spirito piacevole nel gruppo.
Procedura, coniugare precisione e flessibilità.
Seguire invece di anticipare.
Nell’approccio alla lingua straniera la progressione si basa prevalentemente su criteri relazionali. Viene sostenuta attraverso esercizi armonizzati, che creano una totalità coerente. Ci si prepara ad ogni esercizio principale con esercizi di attivazione. Gli esercizi intermedi provvedono costituiscono il cambio tra esercizi individuali o di coppia ed esercizi di gruppo, e portano all’approfondimento delle competenze necessarie all’apprendimento della lingua straniera.
Da un incontro a due con il sostegno del trainer.
... a l'incontri a due dell’intero gruppo (incontro in diadi)
Attraverso la tecnica della sequenza vengono trasmessi ad hoc i mezzi linguistici necessari, e che seguono il desiderio di esprimersi dei partecipanti. Attraverso la procedura della sequenza che procede a spirale e attraverso la nuova percezione della situazione con il cambiamento di un suo parametro (metodo di nuova percezione) si favorisce un utilizzo più sfaccettato e vario dei nuovi contenuti linguistici. Inoltre viene alleggerita la sua padronanza. Queste procedure favoriscono inoltre dall’inizio una dimestichezza flessibile con la lingua straniera.
La pronuncia
Entrare in contatto con una lingua straniera
significa in primo luogo entrare in contatto con un ritmo straniero.
Con l’approccio alla lingua straniera i partecipanti vengono sensibilizzati all’importanza della pronuncia. Precisi metodi conducono nelle particolarità del ritmo, della melodia e dell’articolazione della lingua. Particolari esercizi e tecniche come il doppio e lo specchio, rendono possibile una precisa percezione della specificità della lingua straniera. Movimenti mirati rendono più facile la percezione e la riproduzione di precisi suoni linguistici. Le poesie accentuano i tratti ritmici, melodici e segmentali (sonori) di questa lingua. Il metodo verbo-tonale costituisce il principio alla correzione della pronuncia ( vedi la bibliografia di Dufeu, 1976, 1986, 1990, 2001, 2003:267-316)
Camminare al ritmo di una frase in una lingua straniera.
Il lessico
- Nei primi giorni mentre prendono confidenza con la pronuncia attraverso le tecniche del doppio e dello specchio, i partecipanti sviluppano allo stesso tempo loro “nucleo linguistico”. Da questo possono partire negli ulteriori esercizi per essere in grado di esprimersi nella nuova lingua. Il linguaggio viene acquisito in situazioni che li coinvolgono. L'unità tra oratore e linguaggio, tra oratori e desideri espressivi, tra situazione e lingua applicata, facilita l'acquisizione della lingua e stimola la motivazione dei partecipanti.
L’approdo al significato
L’approdo al significato di enunciati linguistici sconosciuti viene alleggerito grazie alla coincidenza tra parlante ed enunciato, o tra la situazione e l’enunciato. Ha luogo un’inversione dell’incitamento alla comprensione: poiché i partecipanti sono gli iniziatori del loro enunciato, spetta al trainer capire cosa desiderano esprimere e offrire loro il materiale linguistico necessario e appropriato. Nella PDL il processo di comprensione viene alleggerito anche grazie alla costruzione della sequenza verbale, quando il trainer esce dall’enunciato più o meno scarso o elaborato del partecipante, al fine di ampliare le sue possibilità espressive.
Il senso proviene qualche volta dal sentire.
Il senso proprio dell’enunciato viene trasmesso inoltre dalla percezione del significato ( valore connotativo del messaggio). Ciò significa che i partecipanti vengono attratti non solo dal “cosa” ma anche dal “come” del messaggio che in particolari contesti può modificare il suo stesso significato. Al proposito nel processo di apprendimento e comprensione deve svilupparsi una sensibilizzazione ad altri modi percettivi della lingua straniera.
Il processo di memorizzazione
La stretta relazione tra il parlante e il suo stesso enunciato comporta il mantenimento dei nuovi mezzi linguistici, grazie alla strutturazione della sequenza che impiega ripetutamente e amplia il nuovo materiale linguistico, grazie alle tecniche di ricarica (vedi sopra, tappa 3 dello schema del processo di scambio) grazie alle tecniche di ripresa (vedi sopra, tappa 4 dello stesso schema), che permettono di riprendere ancora una volta le medesime situazioni con il cambiamento di un parametro.
La scoperta delle strutture della lingua straniera
La grammatica non è separata dalla lingua.
La scoperta delle regolarità linguistiche si sviluppa, a livello cognitivo, in parte attraverso processi inconsci, in parte attraverso processi coscienti di analisi e deduzione, che ogni partecipante può compiere individualmente nell’acquisire la lingua straniera. La riflessione grammaticale nel gruppo scaturisce dai problemi e dalle domande dei partecipanti, allorché non hanno compreso determinate correzioni. Può però anche avvenire che ad introdurre tale riflessione sia l’insegnante di sua iniziativa, qualora ritenga che una spiegazione grammaticale possa essere conveniente e necessaria per il gruppo. La riflessione grammaticale si trova in una posizione di output e non di input, ciò vuol dire che non è programmata in anticipo, ma deriva dall'uso reale della lingua straniera. Il processo di apprendimento cosciente si fonda sul processo di acquisizione. La riflessione si innesta sull'esperienza diretta della lingua.
Questo approccio non prevede la soluzione di potenziali problemi a priori, bensì risponde alle esigenze del gruppo. Anche qui vale uno dei principi basilari della PDL: seguire anziché anticipare. Anche l'accesso alla grammatica è dunque orientato verso i partecipanti e il gruppo: non partiamo da una grammatica prestabilita, solitamente dettata dai grammatici sullo sfondo di una conoscenza “complessiva”, bensì trattiamo i problemi grammaticali solo nel momento in cui sorgono. Per quanto possibile, le regolarità grammaticali della lingua vengono scoperte dal gruppo stesso, basandosi sui fenomeni linguistici simili già una o più volte riscontrati. Se necessario, viene maggiormente applicata la "tecnica di concettualizzazione", sviluppata da Henri Besse all'inizio degli anni '70 (cfr., tra l’altro, H. Besse: "Les exercices de conceptualisation ou la réflexion grammaticale au niveau 2. (Esercizi di concettualizzazione o la riflessione grammaticale al livello 2.)" In Voix et Images du Crédif 1974 / 2, 38-44). Questa procedura consente di partire dal livello di conoscenza e dalle esigenze del gruppo e di formulare le regole con parole ed espressioni concepite dal gruppo stesso. L’insegnante ha qui una funzione strutturante e di orientamento. Fornisce inoltre, in un secondo tempo, il relativo metalinguaggio, in modo che i partecipanti comprendano in seguito i termini tecnici in altri contesti. Nel caso di fenomeni sintattici più complessi, fornisce direttamente la spiegazione grammaticale (ad esempio, in francese, per l’uso dei tempi del passato o il congiuntivo). Queste spiegazioni si basano sul concetto di grammatica intenzionale (vedi Dufeu, 1982, 1993 a, 1993 b)
L'atteggiamento verso l'errore:
Gli errori, non soltanto fanno parte del processo di acquisizione, ma piuttosto lo favoriscono: consentono di esplorare le strutture e i limiti della lingua straniera. Ciò non significa che la PDL assuma un atteggiamento di “laisser faire” nei confronti dell'errore. Si parte dal presupposto che, più si parla correttamente, e più la comunicazione può progredire e arricchirsi di sfumature.
Quando un partecipante fa un errore, gli viene offerta la versione corretta. A seconda del livello di maturità linguistica, accoglierà e integrerà la correzione o avrà bisogno della stessa correzione più volte prima di padroneggiare la forma corretta.
La grammaire en Psychodramaturgie Linguistique
L’approccio alle differenze culturali
Una pedagogia delle differenze.
Molti esercizi della PDL promuovono lo sviluppo dell'ascolto attento e dell'osservazione, attitudini che contribuiscono a comprendere "l'altro" nella sua alterità. Le procedure psicodrammaturgiche consentono inoltre di percepire certe caratteristiche culturali del paese straniero dall'interno, e quindi di comprenderle più profondamente. Un accesso particolare a testi che enfatizzano aspetti specifici della cultura straniera contribuisce altresì a un ampliamento o approfondimento della comprensione e della conoscenza della cultura straniera.
La psicodrammaturgia rappresenta una pedagogia della differenza.
L'introduzione della scrittura
La scrittura viene introdotta progressivamente. Nei primi giorni la priorità è data all'espressione orale. Le prime attività scritte vengono effetuate non prima della fine del secondo giorno. I partecipanti sono incoraggiati a ipotizzare la trascrizione scritta degli enunciati espressi nel corso che vorrebbero scrivere nella lingua straniera. Le loro ipotesi vengono quindi confrontate con la versione corretta e ció facendo si scoprono e si discutono le regole di scrittura della lingua straniera. Se possibile, queste dichiarazioni vengono quindi incorporate nel loro contesto originale. Durante la prima settimana di un corso intensivo per principianti, gli esercizi sono direttamente correlati alla lingua sviluppata nel gruppo.
I testi vengono anche usati come stimoli, per alimentare i desideri espressivi dei partecipanti. Vengono per lo più scelti in base a criteri drammaturgici, di gruppo dinamici o tematici. Servono inoltre a ampliare la conoscenza della lingua scritta, della lingua straniera in generale e della sua cultura.
Quali vantaggi offre la PDL?
Avendo lavorato già per più di 30 anni con la PDL, riteniamo utile evidenziare alcuni vantaggi di questo approccio, vantaggi che hanno determinato la nostra scelta pedagogica.
- I partecipanti possono assimilare meglio la lingua straniera, perché possono viverla (anziché prevalentemente apprenderla), adeguata ai loro bisogni, interessi, pensieri e desideri espressivi. Essi partecipano direttamente allo sviluppo della lingua straniera nel gruppo, il che rafforza il loro rapporto con la stessa.
- La lingua straniera diventa personale e più viva, in quanto viene utilizzata come mezzo di espressione, comunicazione e relazione tra i partecipanti (anziché essere l’obiettivo principale dell’insegnamento). Il suo uso acquista così autenticità.
- L'unità tra i locutori e le parole da loro usate accresce l'interesse dei partecipanti per ciò che si dice nel gruppo. Si accresce così l’ascolto reciproco (ascoltiamo più attentamente quando non sappiamo cosa l’altro dirà), come pure la memorizzazione (memorizziamo meglio ciò che ci coinvolge) e la motivazione (aumenta il desiderio di padroneggiare la lingua straniera). Allo stesso tempo viene ridotta o annullata la seconda alienazione (vedi sopra).
- Poiché la lingua applicata corrisponde ai desideri espressivi dei partecipanti, le nuove conoscenze linguistiche vengono meglio memorizzate e integrate.
- Le attività suscitano un doppio interesse, e cioè non solo un interesse per l'apprendimento della lingua, ma anche un interesse personale, cosa che aumenta la motivazione.
- Il desiderio di esprimersi dei partecipanti viene stimolato dalle attività svolte, cosa che contribuisce alla dinamica del gruppo.
- Alcuni atteggiamenti, attitudini, facoltà e abilità, necessari per percepire e apprendere una lingua straniera, vengono ulteriormente sviluppati per mezzo di esercizi specifici. Ciò facilita il processo di apprendimento.
- La spontaneità e la creatività dei partecipanti viene rafforzata. Essi imparano a usare la lingua straniera in modo flessibile e spesso sviluppano un contatto giocoso con essa.
- Le capacità comunicative dei partecipanti vengono rafforzate dalla grande molteplicità di tecniche ed esercizi.
- Le tecniche della sequenza verbale, della ricarica e della ripresa favoriscono la versatilità nell’uso della lingua e la fluidità nel parlare.
- La sensibilizzazione dei partecipanti alle peculiarità prosodiche e fonetiche della lingua straniera, riduce il senso di estraneità con la stessa, rendendola più familiare. Le inibizioni nel parlare diminuiscono e la comunicazione si semplifica. I partecipanti possono entrare in sintonia con la lingua e quindi recepirla in maniera viva. Viene coì ridotta la prima alienazione (vedi sopra).
- Un gran numero di esercizi PDL favoriscono una relazione positiva con la lingua straniera, il che riduce le barriere all'apprendimento. I partecipanti provano piacere e voglia di parlare e si sentono a proprio agio nella lingua.
- La fiducia in se stessi dei partecipanti e la loro disponibilità al rischio nell’avventurarsi nella lingua straniera crescono grazie all'atmosfera che regna nei corsi, dovuta alla relazione empatica creata con loro dall’insegnante, alla sua funzione di supporto e accompagnamento, al suo atteggiamento nei confronti dell'errore, al rispetto per il ritmo di ciascun partecipante e allo spirito di cooperazione che si sviluppa nei gruppi.
- In generale si sviluppa una relazione amichevole tra i partecipanti, poiché possono incontrarsi in vario modo attraverso la lingua straniera. Inoltre, le attività che coinvolgono l'immaginario consentono di sperimentare altre forme di contatto.
- Poiché la lingua viene acquisita attraverso l'espressione personale e la comunicazione diretta, diventa più facile utilizzarla al di fuori della classe, dato che il suo utilizzo e la sua funzione durante il processo di apprendimento trova rispondenza nella realtà della vita al di fuori. Si sviluppa così quello che nelle neuroscienze viene denominato “effetto del contesto”.
Un approccio in costante sviluppo alla lingua straniera
"Work in progress."
"Lavori in corso."
James Joyce
In linea con le basi teoriche della psicodrammaturgia, vengono continuamente sviluppati nuovi esercizi, scoperte nuove procedure e acquisite nuove conoscenze. La formazione dei trainer viene costantemente migliorata per soddisfare le esigenze della pratica. I campi di applicazione del PDL si stanno espandendo grazie all'impegno di alcuni trainer. Originariamente concepito per gli adulti, viene ora utilizzato con adolescenti e bambini piccoli. È stato sviluppato per gruppi e viene sempre più utilizzato nelle lezioni individuali (monodrammaturgia).
Dopo una lunga fase di sviluppo, il PDL trova sempre più risonanza e viene utilizzato in vari paesi europei, ad esempio Germania, Francia, Italia, Austria, Svizzera ... dove si sta diffondendo sempre di più.
Nel 2007, i formatori PDL hanno fondato un'associazione PDL che si occupa della diffusione della psicodrammaturgia e fornisce informazioni sulle formazione di trainer PDL e sui corsi con il PDL. Nel novembre 2008 l'associazione ha organizzato il primo congresso del PDL a Magonza.
La psicodrammaturgia linguistica è allo stesso tempo una sfida permanente, perché offre un grande potenziale di sviluppo ed è anche un invito continuo a esplorare le altresponde della pedagogia.
Link
Ulteriori informazioni sulle basi del PDL sono disponibili in questa homepage:
Ipotesi di base del PDL: https://www.psychodramaturgie.org/it/informazioni-base/ipotesi-pdl
Le fonti del PDL:
https://www.psychodramaturgie.org/fr/fondements/presentation-generale-psychodramaturgie
https://www.psychodramaturgie.org/fr/fondements/caracteristiques-psychodramaturgie
https://www.psychodramaturgie.org/fr/fondements/fondements-methodologiques-psychodramaturgie-linguistique
https://www.psychodramaturgie.org/de/grundinformation/grundzuege-der-psychodramaturgie-linguistique-pdl
https://www.psychodramaturgie.org/de/grundinformation/merkmale-der-psychodramaturgie
https://www.psychodramaturgie.org/de/grundinformation/methodologischen-grundlagen-der-psychodramaturgie-linguistique
Al fine di comprendere meglio la pratica del PDL, ci riferiamo alla descrizione di alcune fasi di un corso di lingua durante il corso:
https://www.psychodramaturgie.org/fr/cours/deroulement-cours
https://www.psychodramaturgie.org/de/kurse/kursverlauf
Per un approfondimento delle basi e della pratica del PDL raccomandiamo il libro di consultazione della psicodrammaturgia:
Wege zu einer Pädagogik des Seins 432 pagine
e Bernard Dufeu: In cammino verso una pedagogia dell'essere. Merano: Alpha & Beta, 1998, 208 pagine.
Ultima modifica: 18.03.2009